L’amministratore Delegato dell’azienda bassanese, grande appassionato di sport, presenta la collaborazione con il nostro club.
Come nasce e quando nasce Gruppo Zilio?
Gruppo Zilio nasce nel 1959 e nel tempo si afferma come società industriale che si occupa di depurazione delle acque, di energie rinnovabili e di salvaguardia dell’ambiente in termini assoluti. Nel 2017 subisce una profonda riorganizzazione attraverso un sostanziale cambio societario e contestualmente concentra tutte le attenzioni e le risorse nella produzione di masse filtranti per la potabilizzazione delle acque ed in particolar modo, perfeziona un processo industriale, peraltro coperto da brevetto, per la produzione dell’idrossido ferrico granulare destinato all’eliminazione dell’arsenico (e non solo) dall’acqua.
Quali sono la mission e la vision di Gruppo Zilio?
Questa la nostra “vision”: “Correre verso il futuro con la sicurezza di ciò che conquisteremo. Acqua pura. Storie di vita e di uomini, storie di noi.”
Questa la nostra “mission”: “Il nostro obiettivo è che tutte le persone, nel mondo, possano bere acqua pura e vivere in un ambiente sano.”

Quali sono i principali servizi che sviluppate con i vostri partner?
Gruppo Zilio, che ha il suo core business nella produzione e nella commercializzazione dell’idrossido ferrico granulare, oltre alla vendita stessa, è in grado di offrire ai propri Clienti (ma non solo), anche la possibilità di rigenerare il materiale quando lo stesso ha raggiunto la sua saturazione, ovvero quando lo stesso diventa a tutti gli effetti un rifiuto. Per quanto a noi noto, GZ è al momento l’unica società in grado di eseguire questa operazione che, oltre a permettere una “seconda vita” al materiale, va nella direzione della sostenibilità ambientale, sostenibilità che per GZ è un punto chiave ed imprescindibile del nostro business.
L’azienda può vantare collaborazioni con università e istituzioni nazionali e internazionali: che tipo di rapporti sono e che portata innovatrice hanno avuto su Gruppo Zilio?
Da tempo collaboriamo con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Padova.
Un nostro chimico, spesso in collaborazione con altri ricercatori chimici dell’Università, dedica parte del suo tempo all’attività di Ricerca e Sviluppo, finalizzate al miglioramento del nostro materiale adsorbente e nel contempo, ne verifica l’eventuale utilizzo in ulteriori campi di applicazione.
In questo periodo e grazie anche al coinvolgimento di una “Startup” dell’Università, GZ sta inoltre sviluppando un modello matematico finalizzato alla simulazione dell’adsorbimento e della vita utile del materiale.
Gruppo Zilio ha deciso di sostenere lo sport attraverso il nostro progetto sportivo. Quali principi e motivazioni hanno spinto l’azienda a valorizzare questa azione sociale?
L’acqua è vita, lo sport … anche! Ebbene, questa stretta relazione tra il “nostro mondo” e il mondo dello sport, ci ha dato la motivazione per accompagnarvi nella vostra avventura.

Il brand di Gruppo Zilio accompagnerà la nostra Scuola Calcio che conta oggi più di 200 iscritti: quanto è importante che realtà industriali come Gruppo Zilio tendano la mano al mondo dello sport, soprattutto giovanile, dopo questi complicati anni di emergenza sanitaria che hanno colpiti in particolare la fascia più giovane della popolazione?
Gruppo Zilio è vicina allo sport, è vicina ai giovani e quello che abbiamo deciso di fare per Voi è un piccolo, ma sentito gesto. Il nostro tessuto industriale ed artigianale è fatto di tante, tantissime piccole e medie aziende e se tutti noi partecipassimo attivamente al sociale anche con piccoli gesti, sono convinto che tutti, a partire dai giovani, ne trarremmo vantaggio ed utilità.
Ha qualche ricordo della sua esperienza sportiva che vuole raccontarci?
Lo sport è aggregazione, lo sport è salute e benessere … io credo che non ci sia una età predefinita per fare dello sport o per essere degli sportivi. Io, nel mio piccolo ed amando l’acqua anche oltre il lavoro, ho praticato il nuoto per molti anni a livello master (che io definivo “agonismo da veciotti”) dopo gli “anta” e la mia soddisfazione più grande l’ho raggiunta nel 2016 quando, a quasi cinquant’anni, mi sono qualificato e ho gareggiato ai campionati europei master di nuoto, tenutisi a Londra.