2021, il bilancio del Prof. De Vivo:”Contentissimi della Scuola Calcio e del Settore Giovanile. Sulla Prima Squadra confermiamo con coerenza le scelte fatte! “

Il Professor Roberto De Vivo a 360°.

Figura poliedrica e di assoluto riferimento all’interno del panorama scolastico e sportivo regionale e cittadino, il Professor Roberto De Vivo traccia un bilancio completo sull’anno che si sta per concludere sempre però con un occhio rivolto al futuro.

Come valuti questa prima parte di stagione, in termini generali, dopo praticamente due stagioni di inattività?

Non può che essere valutata in modo assolutamente positivo, nonostante le difficoltà e le criticità emerse. Vi è anche da ricordare che la nostra Società Sportiva nelle due ultime stagioni ha sempre cercato di adeguare la propria attività a quelle che erano le mutevoli condizioni dovute alla situazione sanitaria e ai conseguenti protocolli. Certo, ripensando a quanto scritto tempo addietro, la soddisfazione più grande, al di là di qualsiasi risultato sul campo, è quella di essere tornati con tutte le categorie a disputare “la partita di pallone”! E tutti ci auguriamo che dopo l’attuale doverosa sospensione dei campionati giovanili legata alla preoccupante situazione sanitaria, tutta l’attività possa ripartire a pieno regime dal mese di febbraio.

Quanto, questa emergenza sanitaria, ha inciso sulle attività ordinarie e sulla programmazione futura della società?

Quando nascemmo nel 2018, presentammo all’epoca un piano iniziale quinquennale per lo sviluppo del nostro progetto, un periodo che potremmo definire fisiologico per un progetto assolutamente innovativo. In particolare mi riferisco alla doppia formazione calcio/futsal, vero fulcro della nostra proposta formativo/sportiva. Nonostante quanto vissuto negli ultimi due anni, la programmazione ha seguito il suo corso. Basti ricordare che anno dopo anno abbiamo sempre aggiunto una nuova categoria nella pratica della doppia attività; quest’anno, come sappiamo, è toccato all’U15. E non credo che sia poco…

La Prima Squadra ha vissuto una vera e propria rivoluzione a livello di organico ed oggi è formata in gran parte da giovani profili di prospettiva che arrivano dalla positiva esperienza delle Finali Nazionali con l’under 19. Un passo obbligato?

Molto spesso si dice che molti “parlano bene ma razzolano male”. Vi sono società che propagandano la valorizzazione dei settori giovanili e dei vivai, operando poi sul campo in maniera diametralmente opposta. Per certi versi, pur essendo il mio pensiero esattamente agli antipodi, preferisco quei presidenti che con onestà intellettuale definiscono il settore giovanile una spesa e non un investimento, e che si comportano di conseguenza. La nostra politica sportiva è assolutamente coerente con quella che abbiamo definito essere la nostra “mission”: massima valorizzazione dei nostri giovani anche in prima squadra. È superfluo ricordare che questo può avvenire grazie alla “sapiente regia” di un tecnico quale è Alberto Rodriguez. Pochi come lui sanno formare i giovani atleti, e in questo senso il suo palmares come allenatore parla da sé. Ed è grazie a persone come lui che il movimento cresce.

Dopo un avvio promettente in Coppa, in campionato abbiamo fortemente pagato in termini di risultati e punti. La prestazione di Mestre con il Bissuola e la vittoria con la capolista P5 Spinea fa ora ben sperare per la seconda parte della stagione. Le tue sensazioni?

Probabilmente le prestazioni della squadra nelle gare pre-campionato avevano creato molte aspettative, forse al di là delle nostre reali possibilità. Proprio il fatto di investire sui giovani necessita di tempo per arrivare a ottenere dei risultati. Troppo spesso la filosofia imperante nel mondo sportivo è quella del risultato immediato, ed è esattamente questo che porta le società all’allestimento di ipotetiche corazzate, talvolta perfino sovradimensionate rispetto alla categoria di appartenenza. È evidente che anche per giovani di elevata qualità quali sono i nostri atleti, il passaggio dalle categorie giovanili alla prima squadra comporta un processo di complesso adattamento: fisicità, esperienza, “malizia” sono solo alcuni degli ingredienti che distinguono il giocatore “adulto”. Ma se la prima parte del campionato non fosse stata così pesantemente condizionata da infortuni e squalifiche sono comunque convinto che la nostra classifica ci vedrebbe in altra posizione…

Il Settore Giovanile ci sta dando invece ottime soddisfazioni: l’Under 19 dopo un avvio stentato è tornata in lotta per i play off, l’U15 Futsal lotta in Elite per i play off per il titolo mentre a calcio ha sfiorato l’accesso ai gironi elite per pochi punti. Una conferma in termini qualitativi oltre che quantitativi del lavoro fin qui svolto? 

Sapevamo in partenza che gli straordinari risultati dell’anno scorso sarebbero stati difficilmente ripetibili, ma quanto stanno facendo le nostre due formazioni del settore giovanile è assolutamente positivo. Per quanto riguarda l’U19, non è un caso che la loro “ripartenza” dopo un periodo di prestazioni opache coincida con alcune delle migliori prestazioni della prima squadra, segno di un processo di maturazione in corso dei nostri atleti. L’U15 di Mr. Rozzato (vincitrice l’anno scorso dell’unico torneo disputato, il Trofeo “Roberto Quaranta”) si sta egregiamente comportando su entrambi i fronti, cosa non facile né scontata se si considera che stiamo parlando di atleti appartenenti ad un nuovo biennio dopo l’uscita di quelli nati nel 2006. Questo conferma l’assoluta bontà del lavoro svolto, ancor più alla luce delle eccellenti prestazioni di cui sono stati protagonisti in ambito calcistico. Le numerose convocazioni di diversi nostri atleti (sia U19 che U15) agli allenamenti che porteranno alla formazione delle selezioni regionali che parteciperanno al Torneo delle Regioni, rappresentano un’ulteriore importante conferma.

La Scuola Calcio va a gonfie vele: numeri importanti e tantissima attività di campo che ha coinvolto tutte le sedi dell’Academy. Come procede il lavoro qui tra Esordienti e Pulcini, nella doppia attività, e con le categorie di base?

Mi verrebbe da dire “tanta qualità!”, senza dimenticare che anche “i numeri” sono altamente confortanti per coloro che quotidianamente operano in campo. E qui voglio ringraziare le numerosissime famiglie che hanno scelto di sposare il nostro progetto educativo-sportivo. Quando la fascia di età considerata è quella dell’infanzia e della preadolescenza, il primo obiettivo deve essere quello educativo, in particolare è fondamentale creare un clima di lavoro sereno, dove si possa “imparare giocando”, senza eccesso di pressioni e di aspettative. I nostri tecnici sono formati per operare in questo senso. Questo non significa rinunciare a crescere come giocatori, e osservando i nostri bambini e i nostri ragazzi in campo ci si rende conto della qualità dei loro apprendimenti tecnici che vanno di pari passo con quelli educativi.

Il personale augurio di Roberto De Vivo alle nostre famiglie e le sue aspettative sportive e biancorosse per l’anno nuovo?

Prima dell’augurio una serie di doverosi ringraziamenti. Grazie a tutti i nostri atleti, ai loro genitori, ai nostri tecnici e ai nostri dirigenti. Grazie ai nostri sponsor, con un ringraziamento particolare a Filippo Agostini. Grazie agli amministratori con in testa l’Assessore Bonavina, sempre particolarmente vicino ai colori biancorossi. Grazie a tutti coloro che in qualche modo hanno creduto e continuano a credere nel progetto di Antenore Sport Padova, sostenendoci con straordinario calore anche e soprattutto in periodo così difficile e complesso. L’augurio? Mi vien da dire che il 2022 sia l’anno in cui tutti assieme… “DIAMO UN CALCIO AL COVID!”. E in questo dovremmo essere abbastanza esperti!

Buon Anno a tutti!

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