Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deciso di far riprendere l’attività regionale di vertice: Eccellenza per il calcio, Serie C1 maschile e C femminile per il futsal. Ma a quali condizioni?
E’ arrivata nella tarda notte la decisione del Consiglio Direttivo della LND che ha deliberato per la ripartenza dell’attività regionale di vertice includendo, oltre all’Eccellenza, anche la Serie C1 e C di calcio a cinque maschile e femminile.
L’organo di governo del calcio dilettantistico potrebbe modificare in maniera profonda i format dei campionati: sul tavolo ballano diverse ipotesi, dal congelamento delle retrocessioni ad un girone di sola andata più playoff allargati, passando anche per il mantenimento della categoria per chi decidesse comunque di non scendere in campo.
Ad oggi tutte illazioni poichè nulla di ufficiale è stato comunicato alle società. Non a caso, molti sono i dubbi di quest’ultime sui più svariati fronti. Il protocollo sanitario sarà quello applicato ai campionati nazionali? Questo vorrebbe dire che le società dovrebbero affrontare un aumento dei costi di circa 3/4 mila euro per lo screening pre gara con i tamponi, oltre alle incognite logistiche sulla capacità dei laboratori di far fronte all’aumento delle richieste. Le palestre saranno a disposizione? Molti istituti scolastici non permetteranno alle società di poter fare attività, proprio per questioni sanitarie.
Ultima, ma non meno importante, la questione del “return to play” per gli atleti che hanno contratto il covid: la normativa ad oggi prevede che un atleta debba aspettare 30 giorni dal momento in cui è “negativizzato” per poter obbligatoriamente svolgere degli esami suppletivi in base alla situazione amnestica e ai sintomi vissuti durante la malattia, sospendendo nel periodo di attesa la possibilità di allenarsi o giocare le gare.
Moltissimi quindi i dubbi ancora sul tavolo. Le società attendono chiarimenti.